La parata dei fantasmi : Proposte per una filosofia post-cinema (Record no. 64038)

MARC details
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International Standard Book Number books.aaccademia.3810
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International Standard Book Number 9788831978095
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Standard number or code 10.4000/books.aaccademia.3810
Terms of availability doi
041 0# - LANGUAGE CODE
Language code of text/sound track or separate title Italian
042 ## - AUTHENTICATION CODE
Authentication code dc
100 1# - MAIN ENTRY--PERSONAL NAME
Personal name Alessandro Cappabianca
Relationship auth
245 10 - TITLE STATEMENT
Title La parata dei fantasmi : Proposte per una filosofia post-cinema
260 ## - PUBLICATION, DISTRIBUTION, ETC.
Name of publisher, distributor, etc. Accademia University Press
Date of publication, distribution, etc. 2018
506 0# - RESTRICTIONS ON ACCESS NOTE
Terms governing access Open Access
Source of term star
Standardized terminology for access restriction Unrestricted online access
520 ## - SUMMARY, ETC.
Summary, etc. L’invenzione del cinema, perfezionamento della fotografia, ha dato modo agli umani di vedere doppi realistici di corpi in azione, in realtà ombre, fantasmi, spettri, prima muti, poi parlanti, suscitabili a piacere a ogni proiezione, con il solo limite d’essere condannati a ripetere ogni volta gli stessi gesti, a pronunciare le stesse parole. Eppure questo limite non è solo una condanna, non è solo ripetizione, non ricalca necessariamente i sentieri dell’identico. Il cinema, in certi casi, è in grado di veicolare con le sue immagini qualcosa come una quintessenza, e quelle ombre, quegli spettri, quei doppi, sono in grado di dirci, sul nostro corpo, sul rapporto con il mondo, sui movimenti, sui gesti, sul tempo, sull’identità, sulla memoria, sul mito, qualcosa di rilevante anche sul piano filosofico. È quanto si spera risulti dalla lettura di queste note, avvertendo comunque che esse, nel loro andamento non sistematico, si appoggeranno a oggetti e soggetti filmici in apparenza eterogenei, da Pasolini a Orson Welles, da Rossellini a Bela Tarr, da Raul Ruiz a Bressane, da Tsai Ming Liang a Cronenberg, da Ejzenštejn a Godard, da Dreyer a Scorsese, da Fellini a Gianikian e Ricci Lucchi, da Chantal Akerman a Twin Peaks 3, non senza qualche rapido excursus teatrale, tra Artaud e Carmelo Bene.
540 ## - TERMS GOVERNING USE AND REPRODUCTION NOTE
Terms governing use and reproduction All rights reserved
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546 ## - LANGUAGE NOTE
Language note Italian
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Uncontrolled term post-cinema
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